venerdì 10 dicembre 2010

Mein.

Questa rivendita di alimentari è uno di quei negozi (assieme, p.e., al panificio Tecchiolli) dai quali, se vivessi in un'altra città, probabilmente starei alla larga a causa del prezzo ladro ma che, invece, a Trento, sono piccoli gioielli in grado di appassionarmi.
Stasera, ad ogni modo, ci ha fornito il necessario per un'ottima cenetta (preparata da quella che corre dietro il panno della polvere), ovvero: la pasta fresca a forma di stellona, ripiena di gamberi e crema all'arancia, prodotta da Gaetarelli di Salò (BS); il burro fresco che, oltre ad aver rimpinguato le tasche di Beppino Occelli di Farigliano (CN), era proprio gustoso spalmato sul pane (forse per questo è, come si è poi scoperto, pluripremiato); infine, il Filii di Pojer e Sandri (Faedo, TN), un vino di uve Muller Thurgau ed Incrocio Manzoni, delicato, leggermente aromatico, tutto sommato buono ("ordinario", nel gergo che un giorno padroneggeremo - prima o poi farò quel corso da sommelier, e saranno cazzi)... ad ogni modo, abbiamo finalmente provato, anche se, magari, non nelle sue eccellenze, quella cantina così rinomata.

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