mercoledì 29 giugno 2011

All'Osteria Astra si fa i fichi.

Al cinema Astra di Trento c'è un'Osteria, peraltro, segnalata dal Gambero Rosso. Buona idea, in linea con l'immagine intellettuale e ricercata che i gestori hanno ritagliato per il loro locale.
Il cibo, già provato in passato, è interessante, mai banale e, spesso, fine e gustoso. Ciò non toglie che, se fossi io l'omino segnalatore delle guide gastronomiche, non concederei mai il bollino a chi fa morire di fame la gente (non nel senso che si muore di fame, ma nel senso di un ingiustificato squilibrio quantità-prezzo).

Stasera siamo tornati là per un "appuntamento di degustazione", ovverosia, per cenare e provare i vini della Cantina Sociale di Trento. Dunque...

Per antipasto, un vasetto di salsina innominata (il gestore-cameriere si è rifiutato di darci qualunque informazione), semidensa poco più dello yogurt, con infisse travette di carote cotte. Era acida, ad un gusto di verdura che non distinguevo. La tipa coi tacchi ha detto che era tipo guacamole, ed era vero. Poi ha fatto la fica col gestore-cameriere, e lui ha ammesso che, sì, c'entrava il guacamole e pure lo yogurt - ma secondo me ha annuito solo per sviarla.
In abbinamento, Trentino DOC Pinot Grigio 1339 (2010) dal freschissimo odore floreale, non molto complesso, per il vero, ed al palato ben più caldo di quanto ci si aspettasse, forse anche per via dell'inattesa gradazione alcolica del 13%, con una sapidità inizialmente volta a compensare l'acidità ma, alla lunga, troppo intensa; inoltre, senza gran personalità. Comunque, l'abbinamento ci stava.

Venendo al primo, ecco una "Piccola parmigiana di melanzane": saporita, leggera e, effettivamente, molto piccola. L'accompagnamento consisteva nel Trentino DOC Heredia Bianco (2010), un uvaggio di Chardonnay 60% e Pinot Bianco 40%, all'aroma di frutta e, al palato, abbastanza armonico, più maturo e raffinato del precedente e, tuttavia, senza grandi pretese (a nostro dire).

Infine, come secondo, una "terrina di coniglio", ossia, due fette (sottilissime) di una sorta di patè di carne, verdure ed aromi, in una combinazione delicata ed in buon accordo. Accanto, una salsa di zucca speziata e lievemente piccante, altrettanto buona e fine, chiamata chutney, ed un bicchiere di Trentino DOC Heredia Rosso (2008), uvaggio merlot e cabernet, che, malgrado gli interessanti presagi di spezie e frutta sciroppata lasciati al naso, decadeva in un sapore piuttosto piatto, oltreché del tutto fuori luogo con il coniglio (ammetto, però, che potrebbe entrarci qualcosa il filetto di cefalo affumicato, mostruosamente salato, al punto da compromettere l'intero palato per lungo tempo.

La serata, ad ogni modo, verrà ricordata perlomeno per i tacchi, durati incredibilmente più di 5 minuti.

mercoledì 1 giugno 2011

75^ mostra dei vini del Trentino - Palazzo Roccabruna

La grande "abbuffata" al Castel del Buonconsiglio è stata preceduta dalla degustazione, comunque ricca, al Palazzo Roccabruna. Un venerdì sera i nostri stanchi eroi hanno pedalato fino al sontuoso portone del Roccabruna pronti ad intraprendere la prima sfida di vini intergalattica. La gara intende confrontare la capacità di scelta di un vino di qualità (nel mio caso spesso di parla di botta di c**o) e le competenze apprese nell'arte della degustazione.


Si scontrano due pesi piuma (ma solo per quel che riguarda il vino...ahimè!)...L vs S...5 euro = 5 degustazioni...foglietti per le ordinazioni da compilare e gioppini a ruota.


Il primo round vede scontrarsi due Trento D.O.C. Riserva:
L) TRENTO DOC BRUT RISERVA 2003 FLAVIO  Rotari Gruppo Mezzacorona: la degustazione all'olfatto porta alla mente una giornata di sole, erbe e legno seccati. Il gusto salato, aspro e aromatico.
S) TRENTO DOC RISERVA 2005 CUVEE DELL'ABATE Abate Nero Trento: odora di frutta matura. Sulla lingua è salato con una punta dolce. Morbido. 
Punteggio parziale 1 - 0
Muller a confronto:
L) TRENTINO DOC MULLER THURGAU RIO ROMINI 2010 Vivallis Nogaredo: Profumo fresco di cachi vaniglia e mela verde. In bocca molto più dolce di quello che i profumo faceva pensare. Aromatico e forte.
S) TRENTINO DOC MULLER THURGAU DICEMBRA 2010 Valle di Cembra Cantina di Montagna: odori di frutta esotica e...bè sembra proprio muffa. Amaro e salato al gusto.
Punteggio parziale 2 - 0
I primi due rossi sono:
L) TEROLDEGO ROTALIANO DOC CLESURAE 2007 Cantina Rotaliana di Mezzolombardo:a naso ricordi di vasetti impolverati di ciliegie sotto spirito. Affumicato e molto tannico.
S) TEROLDEGO ROTALIANO DOC 7 LE PERGOLE 2006 Villa Corniole Verla di Giovo: aroma di tabacco e frutta matura.
Punteggio parziale 2 - 1
Seguono due uvaggi rossi (entrambi meritano un punto):
L) V.D.D. IGT ROSSO SGALMERA 2008 Maso ai dossi Cimone: anche in questo caso un sentore di ciliegie (questa volte fresche). Amaro e salato.
S) V.D.D. IGT ROSSO RITRATTO 2008 La Vis: frutti di bosco, tabacco, legno e resina.
Punteggio parziale 3 - 2
Lo scontro finale è tra vinio dolci passiti:
L) VINO DA UVE STRAMATURE CARLO DONETA 2008 Maso ai dossi Cimone: un' esplosione di profumi intensi e deliziosi che vanno dagli agrumi canditi alle spezie come zenzero e cadamomo. Annusando a fondo acqua di fiori d'arancio e ambra. Straordinario!
S) VINO PASSITO DOLCE SAN MARTIM 2007 Grigoletti Bruno Nomi: Frutta secca e molto matura.

Punteggio finale 4 - 2