martedì 14 dicembre 2010

Bollicine power.

Le fette di lardo e di prosciutto crudo sottili, che si fondono tra lingua e palato, assieme al signorile Trento D.o.c. Abate Nero Domini millesimato 2005 brut (Abate Nero S.a.s. di Gardolo, TN) ed al Trento D.o.c. Maso Nero millesimato 2005 brut (Azienda Agricola Zeni R.s.s. di Grumo, TN), di aroma più intenso, e altrettanto buono. Queste, probabilmente, le migliori scoperte di Bollicine su Trento 2010, un'iniziativa di C.C.I.A.A. e Trentino S.p.a. che, lo si ammette, ha superato le autocontrollate aspettative, perché - caso raro per la città - non ha sacrificato qualità né quantità al prezzo purtuttavia accessibilissimo (€ 5,00 per 3 bicchieri colmi, con bianchi "base", "riserve" e rosati, a scelta del bevitore).
I peggiori ricordi, per la cronaca: il burattino con cui ho diviso il tavolo; i vini in lista che si esaurivano uno dopo l'altro, pareva appena prima che riuscissimo ad ordinarli; i camerieri che dovevi placcarli per conquistare 10 secondi di attenzione; i gioppini; il formaggio tra gli incisivi.

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