venerdì 31 gennaio 2014

Ci mancava pure l'Austria...

La varietà di vite austriaca grüner veltliner l'abbiamo conosciuta solo qualche mese fa, grazie ad un regalo del signor L.
Poco tempo dopo abbiamo scoperto la rivista Enogea che, casualmente, proprio nel primo numero passatoci sottomano, conteneva un articolo dedicato a quest'uva ed al suo principale importatore italiano, Pretzhof Selection.
Pretzhof Selection si trova non troppo distante da casa nostra. Qui il cerchio si chiude e, voilà, eccoci a stappare una bottiglia di Wagram Gruner Veltliner "Fass 4" 2012 Bernhard Ott.

La Weingut Bernhard Ott ha 30 ettari piantati a vigneto (quasi esclusivamente grüner veltliner) nel villaggio di Feuersbrunn (in Austria Inferiore, nella regione del Wagram). Dal 2006 la conduzione è biodinamica.
I vigneti sono collocati tra i 250 ed i 350 metri s.l.m., su terreni di ghiaia e loess (una terra bianca, polverosa, originata dall'erosione dei ghiacciai e trasportata dal vento.


Del "Fass 4" sappiamo solo che è una Cuvée con uve provenienti da diversi vigneti attorno a Feuersbrunn, maturata in grandi botti di legno.
Il suo colore è paglierino scarico, luminoso, con riflessi verdolini. Al naso è abbastanza intenso, inizialmente dominato da qualcosa che ricorda la crema pasticcera e la plastica, poi questi odori passano in secondo-terzo piano e si sprigionano profumi di fiori d'arancio, di agrumi, di frutta esotica  e di minerali, accompagnati da note più o meno sfuggenti di cavolfiore lesso, di mela, di frutta secca e frutta candita. Insomma, molto intrigante...
Al palato è morbido e di medio corpo, con un leggero calore alcolico, ma sotto questo "strato" è vivo di sapidità e di un'acidità sottile: il risultato è equilibrato, tonico e gustosissimo. Una gran bella scoperta!

domenica 19 gennaio 2014

Termeno aromatico?

Grazie all'associazione Imperial Wines, ci godiamo una piacevole serata a Palazzo Roccabruna (ormai nostro domicilio) all'assaggio di svariati esemplari di gewürztraminer.
Gestito con piglio informale e vivace (anche a prescindere dall'alcol), l'evento rappresenta, più che altro, l'occasione per incontrare e confrontare vini e produttori "a nord di Trento a sud di Bolzano": un'esperienza "sul campo", nell'ambito di una più ampia (ed intrigante) iniziativa di approfondimento su queste aree di confine, di raccordo e di mescolanza (che ha dato vita anche ad una mostra fotografica che dobbiamo assolutamente vedere).
Impariamo, peraltro, che l'origine del vitigno parrebbe risalire al Palatinato (ma allora perché il nome della città Tramin? Forse solo lì riusciva così bene?).


Qui, ci limitiamo comunque ad appuntare - come al solito - l'assaggio che più ci ha colpito, cioè, l'Alto Adige DOC Gewürztraminer "Nussbaumer" 2009 della Cantina Tramin (di Termeno). L'uva proviene da terreni sopra Termeno, ad altitudine di 350-550 metri s.l.m. e composizione ghiaiosa ed argillosa, con strato calcareo fino a 1 metro di profondità e sottosuolo di porfido.
Il colore è un dorato tenue e luminoso. I profumi - ha contribuito un'annata calda - sono intensi e ricchi, con un primo forte impatto di rose, accompagnato da frutta esotica (litchi), miele, canditi e spezie. In bocca è pieno e morbido, con un attacco dolce equilibrato da una discreta sapidità ed un sottofondo rinfrescante di leggera acidità. I 15 gradi alcolici si sentono ma non troppo. Buona anche la persistenza.

La Signorina "stai zitto!" non è pienamente d'accordo, ma a me piace parecchio anche il Trentino DOC gewürztraminer 2011 di Bellaveder (Faedo). Di colore paglierino pallido e lucente, ha profumi meno carichi ed intensi, con la pietra in primo piano, seguita da note floreali di rosa e fiori bianchi e sentori di frutta esotica. In bocca è anche lui ben equilibrato, con un attacco leggermente dolce, seguito dalla lieve acidità e dalla sapidità media, con un finale leggermente amaro. Il corpo è medio-leggero, morbido, con avvertibile calore alcolico.

Ferme queste preferenze, gli altri vini non li disdegnamo di certo - tranne due un po' problematici - e soprattutto proveremo un gran gusto a riferire agli amici, con fare un po' snob, di aver potuto provare un Traminer trentino (Cesconi) risalente addirittura al 1996! (E ancora bello vitale!)