venerdì 18 novembre 2011

Törggelen a Barbiano (BZ)

Dopo attenti studi sulla piccola guida dei masi dell'Alto Adige, la meta del törggelen 2011 scelta è stata Barbiano e il buschenschank Unteraichnerhof prenotato per due.
Il buschenschank è un maso contadino che offre oltre a deliziose e sostanzione pietanze altoatesine anche vino della casa, nel periodo autunnale si celebra il "rito" del törggelen, in poche parole una super abbuffata che termina con castagne e vino novello.


Barbiano, il campanile della chiesa inclinato e i suoi sentieri verso le cascate sembrano l'ideale per favorire la digestione di un abbondante pasto contadino.
L'Unteraichnerhof si presenta come una classica casa contadina altoatesina con tanto di fiori, altalena, bestiole e ragazzina bionda e timida che suona la fisarmonica; la signora "contadina" conosce poco l'italiano e così ci vogliono un paio di minuti per ordinare due menù della casa.
Sedie e tavoli massicci sostengono il peso delle tazze di coccio, le brocchette e lo scaldavivande di un pranzo lungo e calorico, 7 portate terminate con il furto di un paio di piccole mele di montagna.


Il classico errore da principiante è lanciarsi sul pane in attesa della prima pietanza, ovviamente non si è imparato nulla e si inizia degustando un cestino di pane di frumento+segale morbido, Schüttelbrot (pane di segale croccante) e alle patate.
Il pancino bello pieno per le pagnotte ingurgitate incontra la calda e cremosa minestra d'orzo, manzo, salsiccia, carote e patate che galleggiano in un brodo saporito. Il brodo di carne leggermente troppo salato si mescola ad un bicchiere di Sylvaner del 2010, il profumo fresco e fiorito trova riscontro nel gusto acidulo e salatino, sembra ci sia anche chi scova effluvi di frutta esotica...bu!


 La seconda portata è una vera illuminazione, un bis di canederli al formaggio e schlutzer (tipici ravioli a mezzaluna ripieni di spinaci e ricotta) mantecati con burro, grana e una spolveratina di paprika; se la pasta degli schlutzer è decisamente troppo spessa, il ripieno dei canederli è stellare ed estremamente agliettoso...assolutamente deliziosi e da copiare.


C'è chi beve il sorbetto a metà pasto e chi si pappa un piatto di blatten (frittelle di farina soffici ma pesanti come mattoncini) con crauti.

La brocchetta di Sylvaner intanto è finita e urge ordinare altri beveraggi in vista della seconda manche, un quartino di Zweigelt del 2010, rosso dal profumo di frutti di bosco e ciliegia.

Lo scaldavivande accoglie un vassoio di arrosto del contadino (salsiccia affumicata, carrè di maiale, costine e lingua) con crauti , più aciduli dei precendeti serviti con le frittelle, patate e carote lesse. Carne saporita anche se non entusiasmante accompagnata da rafano e senape.

Le ultime portate sono accolte con le panciotte sempre più piene e con meno entusiasmo, a fatica mangiucchiamo qualche castagna, non buonissime, i krapfen di Barbiano con semi di papavero e marmellata e un freddo e solitario straub.

Il vino novello o vino nuovo, solitamente dolce, in questo caso è una Vernatsch (Schiava), fresca e aspra.
Il finale trionfa con una coppa di frutta deliziosa, colorata e così bella che è quasi un peccato spiluccare l'uva e far scivolare nello zainetto le mele.
Il conto e un grappino, alla prugna e al lampone, ci stampano un sorrisone sul muso e una canzocina leggermente alcolica in testa; saltiamo in Panda e arrivederci alle cascate di Barbiano.

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