sabato 16 luglio 2011

Pizzeria al 22, Pignasecca, Napoli.

Dopo anni, accompagnato dalla fida Segretaria, ritorno in questo storico locale, infilato in una stretta via popolana della città.

Troviamo posto nell'ultima delle tre piccole sale arredate in modo spartano, tra foto di Totò e di clienti vip; al nostro fianco, da un lato, due napoletani con rispettive prede francesi e, dall'altro, una tavolata di adolescenti dai volti adulti e taglieggiatori, riportati all'età naturale soltanto dalle coca-cola nei loro bicchieri.

Le pizze, due margherite, sono ottime, anche perché sono le prime dopo tempo immemore di surrogati. Eppure, nei miei ricordi erano un po' meglio...


Eccezionali come li ricordavo, invece, i fritti misti servitici come antipasto, dalle paste cresciute ripene di zucchine alla ricotta fritta, dalla bruschettina con pomodoro all'arancino con prosciutto, alla mozzarella in carrozza mignon, al fiore di zucca impanato e, sopratutto, al crocchè di patate, che quando è fatto bene è la fine del mondo.


Su tutto, si beve Campi Flegrei DOC Falanghina (2010) Carputo (Quarto - NA), vino color giallo paglierino, dall'odore delicato e, al palato, secco ed abbastanza armonico. Non proprio la scelta migliore, col senno di poi (anche perché ormai sono snob e voglio i bicchieri da vino).
In visita al Castel dell'Ovo Napoli

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