sabato 28 luglio 2012

Cartolina alcolica senese: vini.

Enoteca I Terzi (Siena)
Tipico locale snob da turisti stranieri. E noi ci siamo cascati. Una vera delusione, soprattutto per il personale ignorante e scortese.
Buona la finocchiona, ordinari il salame ed il capocollo. Quanto ai formaggi, l'alta classe impone di non accontentarsi dei pecorini e di schiaffarci, al fianco, del brie e del "fumé francese".
Il pecorino giovane ("provolone di pecora"), probabilmente a latte misto, è color paglierino. Profuma di latte cotto, burro cotto, animale ed erbaceo, quasi tutto confermato nell'aroma. Piuttosto solubile, è molto dolce e leggermente acido e sapido.
Il pecorino mezzano è color avorio, sa di latte cotto, panna e, poco, di animale; è soprattutto dolce e salato.
Il pecorino stagionato, anch'esso forse a latte misto, vira sul paglierino carico, è salato e piccante.
Il brie ha crosta fiorita e odora di animale e muffa; in bocca è per lo più dolce, poco salato, appena acido ed amaro, perde un po' di aroma di bestia per guadagnare note di nocciola.
Il c.d. "fumé francese" ha odore di muffa e fumo, poi, all'aroma, anche animale; poco dolce, è intensamente acido e salato, un po' amaro.
Piacevoli i vini. Nobile di Montepulciano DOCG 2009 Ruffino, color rosso rubino, sa di frutta matura e sotto spirito con note tostate, è caldo ma acido e astringente.
Rosso di Montalcino DOC Castello di Banfi 2010 Banfi (Montalcino), 100% sangiovese, maturato 10-12 mesi in parte in barrique e, in parte, in botte grande, poi affinato 6 mesi in bottiglia; 13% alc. vol., color rosso rubino, profuma di frutti di bosco e ciliegia, abbastanza caldo, morbido, poco sapido ma acido ed astringente.

Antica trattoria La Torre (Castellina in Chianti - SI)
Nella piazza centrale del paese, questo ristorante dall'apparenza ordinaria e dimessa offre a buon mercato una quantità sorprendente di piatti tipici, ben cucinati, dai sapori semplici e diretti: un ottimo tuffo nella tradizione locale. Gentili e disponibili il personale ed i titolari.


Dividiamo un antipasto di delizie calde, trovandoci davanti crostini con milza e fegato, bruschette al pomodoro, focaccine al tartufo, polenta fritta con funghi e frittata di cipolla e spinaci. Segue, per me, una panzanella alla contadina, ossia pane umido con ortaggi vari (un po' troppo estivo per la fresca serata, in realtà), e, per Lei, un assaggio di zuppe locali.



Accanto, Chianti Classico DOCG Brolio 2009 del Barone Ricasoli (Gaiole in Chianti), 80% sangiovese e, per il resto, merlot e cabernet sauvignon, maturato 9 mesi in barrique e tonneaux; è rosso rubino, emana un profumo vario di sottobosco e ciliegia, è abbastanza caldo e morbido e, in compenso, acido e tannico.


Il freddo alla fine ci spinge all'interno, dove scopriamo un sontuoso carrello di formaggi ed una ricca vetrina di dolci. Trattengo gli impulsi e mi limito (ci limitiamo) a cantucci e Vin Santo del Chianti Classico DOC 2006 Rocca delle Macie. Solo Lei però ha il coraggio di inzuppare.


Da Mario (Buonconvento - SI)
E' più che altro l'occasione per Lei di placare la fame nera con un piatto leggero di pici al ragù ed un sorso di Rosso di Montalcino DOC 2010 Gianni Brunelli, 100% sangiovese, alc. vol. 13,5%, rosso rubino limpido, odore di fragola, ciliegia e piccoli frutti.

 Già che ci sono, bevo anch'io qualcosa, cioè il Rosso di Montalcino DOC 2009 Albatreti, rosso rubino carico, odore di prugna e frutta matura, acido, astringente ed un po' sapido ma, almeno, di una certa morbidezza.

 Le Panzanelle (Radda in Chianti - SI)
Il cibo migliore della vacanza lo troviamo in un antico edificio restaurato, arredato con eleganza e senza fronzoli, piuttosto appartato rispetto ai centri vicini (viva il Tom Tom).
Preso posto nel lussureggiante giardino, ci viene anzitutto servita una gustosissima degustazione di formaggi e mostarde: ci sono caprini freschi, di breve stagionatura ed al pepe del Podere Le Fornaci (Greve in Chianti), nonché pecorini di stagionatura breve e media della az.agr. Le Fabbrie (Cavriglia - AR) e - massì! - pure parmigiano.


Di seguito, per me, del coniglio ripieno con peperoni e melanzane, disossato e servito a fette, accanto a peperoni con sughetto di fagioli e prezzemolo. Sapori essenziali ma carne di ottima qualità.
Va però molto meglio a quell'Altra, con il miglior ossobuco che Lei abbia mai mangiato, con contorno di verdure al forno.


A fianco, il Chianti Classico DOCG 2008 Castello di Cacchiano (Gaiole in Chianti), uvaggio di 95% sangiovese, poi canaiolo, malvasia nera e colorino, 14% alc. vol., è rosso rubino con riflessi granati; note di prugna, confettura e vaniglia; è, sì, tannico e fresco ma, soprattutto, caldo e morbido.

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